Gestiamo a Prato un Centro di Logopedia, C.A.A., Neuro e psicomotricità e certificazioni DSAp e ADHD, in convenzione con l’ASL e accreditato dalla Regione Toscana
La Terapia di Logopedia, C.A.A. e Neuro e psicomotricità
Il nostro Centro accoglie bambini e ragazzi affetti da disturbi cognitivi e carenza o assenza di linguaggio verbale, che vengono inseriti in percorsi riabilitativi di Logopedia, C.A.A. e Neuro e psicomotricità e dotati di strumenti comunicativi.
Dopo averne valutato le competenze comunicative residue, il nostro team multidisciplinare è in grado di organizzare e realizzare un percorso riabilitativo individualizzato che abbraccia tutti gli ambienti di vita del bambino, in un progetto che vede coinvolti anche genitori, insegnanti di sostegno e caregivers.
Le Attività e i Laboratori
La terapia proposta comprende sedute individuali per istruire il bambino all’uso della C.A.A. attraverso l’apprendimento di azioni e abitudini e la creazione di strumenti, e incontri di gruppo, differenziati a seconda delle esigenze di ciascun bambino, per stimolarlo alla partecipazione attiva e all’interazione sociale.
Vengono organizzati inoltre laboratori interattivi, come la lettura di libri modificati o lo svolgimento di specifiche attività, tramite il supporto della C.A.A.
Le valutazioni di Disturbi Specifici e le attività di supporto al bambino e alla famiglia
Il Neuropsichiatra Infantile, assieme ad un team composto da una Psicologa ed una Logopedista, valuta e certifica i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSAp), i disturbi da deficit dell’attenzione e/o iperattività (ADHD), i disturbi neurocognitivi, i ritardi psicomotori e i disturbi della coordinazione motoria.
Vengono anche effettuati, su richiesta, incontri di sostegno allo studio e tutoraggio per ragazzi con DSAp; è attivo inoltre un servizio di supporto psicologico per ragazzi, genitori e famiglie.
Siamo il centro di riferimento per la Comunicazione Aumentativa Alternativa in Toscana
Sul territorio, siamo impegnati nell’organizzazione di eventi e incontri formativi che facciano conoscere la C.A.A. e ne favoriscano l’impiego non solo tra i genitori e gli insegnanti di sostegno, ma anche tra gli operatori sanitari e sociali e tutti coloro che interagiscono con bambini e ragazzi con difficoltà o assenza del linguaggio.
Promuoviamo la diffusione di iniziative culturali e sociali che favoriscano la creazione di una comunità unita da valori di solidarietà ed inclusione, tramite la condivisione di esperienze e progetti di supporto alle famiglie.
Stiamo lavorando per creare nuove strutture in Toscana, in convenzione con le aziende sanitarie pubbliche, per facilitare l’accesso ad interventi riabilitativi specificatamente orientati alla C.A.A.
Raccontiamo le nostre storie, le nostre attività e la nostra esperienza sui principali media online e offline ogni giorno, con l’obiettivo di favorire la sensibilizzazione sul tema della disabilità e diffondere la conoscenza della comunicazione non verbale.
Che cosa è la Comunicazione Aumentativa Alternativa, o in sigla la C.A.A.?
La Comunicazione Aumentativa e Alternativa è un’area di ricerca, di studio, di pratica clinica ed educativa. Si tratta di una metodologia, riconosciuta a livello internazionale come un supporto comunicativo efficace, rivolta a persone che soffrono di disabilità e disordini nella comprensione e produzione del linguaggio.
Viene definita Aumentativa, in quanto aumenta le possibilità comunicative della persona, senza sostituirle; e Alternativa, perché non utilizza i metodi comunicativi tradizionali ma fa uso di simboli e immagini.
Questo approccio si basa sull’utilizzo di simboli, costruiti specificatamente sul contesto di vita del minore, al fine di compensare le carenze comunicative e far fronte alla limitata partecipazione a molte delle abituali attività relazionali e sociali.
Per far sì che questa strategia risulti realmente efficace, è indispensabile che anche tutte le persone con cui il minore usualmente comunica imparino a conoscere e utilizzare questi strumenti.
L’utilizzo abituale della C.A.A. favorisce dunque non solo la comunicazione, ma anche la partecipazione sociale della persona che la impiega.