Identità, comunicazione e CAA

Secondo Aristotele: “L’essere si dice in molti modi”. E non solo con le parole, aggiungiamo noi. Per interpretare tutti questi modi però, è necessario un atteggiamento di apertura all’altro, uno sforzo di ascolto, disponibilità e pazienza che tutti gli strumenti linguistici richiedono.
Come Fondazione specializzata nella CAA, abbiamo scelto il nome “Modi di Dire” perché condensa perfettamente questo messaggio. Il nostro desiderio infatti è quello di aiutare le persone ad attingere consapevolmente a tutte le risorse comunicative di cui dispongono, consentendo loro di condividere con gli altri le proprie emozioni e fortificare la propria identità.

Ma che cos’è la CAA?

La CAA, acronimo di Comunicazione Aumentativa e Alternativa, è un’area di ricerca, di studio, di pratica clinica ed educativa. Si tratta di un insieme di strategie e tecniche che promuovono lo scambio comunicativo e l’interazione in persone con disabilità e/o disordini nella comprensione e produzione del linguaggio.
Questo avviene “Aumentando” le abilità già presenti, valorizzando le modalità naturali e strutturando modalità particolari costruite specificatamente sul contesto di vita del minore. Questo approccio cerca di ridurre e compensare le carenze comunicative e far fronte alla limitata partecipazione nelle abituali attività relazionali e sociali tramite tutti e canali e le modalità a disposizione.
In questo processo i genitori e le persone vicine al minore sono chiamati a collaborare attivamente con l’operatore specializzato in CAA per la strutturazione di un percorso e la buona riuscita dello stesso. Risulta fondamentale la condivisione e la diffusione di tutte le modalità comunicative in ogni contesto frequentato dal minore al fine di implementare l’utilizzo degli strumenti strutturati.
L’utilizzo abituale della CAA, infatti, favorisce dunque non solo la comunicazione, ma anche la partecipazione sociale della persona che la impiega.